Come riconoscere la rabbia: la prima emozione
Nonostante tutti gli sforzi che un uomo possa compiere per rimanere sereno dinnanzi alle esperienze della vita, nei momenti più impensabili arriva lei, la rabbia: la prima emozione.
«La rabbia è per eccellenza l’emozione che apre la porta a tutte le altre» afferma la counsellor ed autrice Silvia Cinti.
Possiamo suddividere la rabbia in tre tipologie:
· Rabbia fisica, solitamente affiancata al mondo maschile che sfocia in un atto violento
· Rabbia silente, quella non verbalizzata
· Rabbia verbale, associata al mondo femminile che consiste nel dare sfogo alle proprie emozioni attraverso le parole.
Tutti quindi hanno la propria modalità di arrabbiarsi e non è detto che questa resti la sola nel tempo, né che sia tale in tutte le circostanze della vita.
Le tre regole per riconoscere la rabbia
Quando si pensa alla rabbia immediatamente la si affianca al colore rosso infatti si dice “rosso dalla rabbia”. Silvia Cinti, autrice del testo “Emozioni in corso” parlando di rabbia, invita a indagare sulle dinamiche che la generano. Perché si manifesta? come controllarla? Spesso la rabbia viene associata alla gelosia, alla possessione nei confronti di qualcosa o di qualcuno.
La dott.ssa Cinti propone alcuni esercizi introspettivi per meglio riconoscere la rabbia.
· Quando si è manifestata la rabbia? Cercare nei ricordi, nelle esperienze può aiutare a liberare l’individuo dalla rabbia. Che tipo di rabbia è stata? Fisica, silente o verbale? Notare eventuali cambiamenti di manifestazione della rabbia nel tempo.
· Riflettere sulla libertà del potersi arrabbiare in base al contesto in cui ci si trova. Ricordare episodi in cui si era arrabbiati e analizzare le cause.
· Provare a capire cosa succederebbe se si reprimesse la rabbia. Sollievo o frustrazione?
La rabbia ricorda all’uomo che esiste, che ha diritto a desiderare. Non è soltanto un sentimento negativo.
Puoi approfondire la tematica con il libro “Emozioni in corso. Guida alla parte nascosta e preziosa di sé“.
