Come aiutare i figli ad essere autonomi
Durante il periodo dell’adolescenza, i genitori devono aiutare i figli ad essere autonomi. In questo momento della loro vita i giovani avvertono uno smisurato bisogno di autonomia. Scelgono di fare da soli senza l’aiuto della dolce mamma o dell’apprensivo papà.
Le prime richieste possono essere quelle di voler tornare a casa da soli. Cominciano a chiedere di potersi autoregolare, di decidere in autonomia quanto tempo giocare alla play-station o quanto e con chi parlare al telefono. Altre richieste possono essere la scelta dell’abbigliamento o il taglio dei capelli.
«L’autonomia più importante è senza dubbio quella del pensiero»: scegliere quale musica ascoltare, cosa guardare in tv, quali interessi e passioni proseguire e quali invece abbandonare perché venivano alimentate unicamente dai genitori.
Piccole conquiste per sentirsi grandi
Silvia Arborini scrive nel libro “Ke kasino!” che: «la richiesta di autonomia dipende dal bisogno di dimostrare a se stessi e agli altri che non si è più bambini», aggiunge inoltre che «fare queste piccole conquiste è un modo per rendere concreti i propri cambiamenti nel crescere, cioè nel maturare».
Questo argomento è strettamente collegato a quello della privacy. I ragazzi cominciano a pretendere degli spazi privati in cui poter essere se stessi.
Pazienza e ascolto: indispensabili doti per i genitori
I ragazzi vorrebbero che le mamme e i papà comprendessero immediatamente le loro richieste e li assecondassero. Alcune richieste vengono soddisfatte quasi in automatico come farli tornare a casa da soli, altre vengono accettate con maggiore difficoltà come quelle che riguardano gli spazi privati e le loro relazioni. Fondamentale è non essere genitori autoritari: è bene ascoltare il perché delle richieste dei figli. È bello prendere coscienza che il proprio ragazzo sta diventando un uomo.
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “Ke casino!”.