Il nuovo partner, il terzo genitore
Marito e moglie spesso comprendono di non amarsi più. Si intraprendono nuove relazioni ed arriva il nuovo partner, il terzo genitore. La felicità non smette mai di essere rincorsa e spesso questo allontana i genitori dai propri figli. Il sogno matrimoniale ormai naufragato lascia il posto a un nuovo amore.
Il bambino diventa il pacco senza destinazione
La volontà della nuova coppia di vivere insieme non sempre tiene conto dei tempi necessari al figlio per poter accettare la nuova compagna del padre o il nuovo amico della madre. Portare il nuovo amico in casa, al cospetto del figlio, giustificando la sua presenza con piccole bugie, può comportare diffidenza e atteggiamenti di distacco nel fanciullo. Il ragazzo cresce col pensiero che i suoi genitori siano menzogneri e che i suoi desideri non trovino posto nella testa della madre o del padre, troppo occupati ad amare qualcun altro. Allo stesso modo è sbagliato introdurre forzatamente il figlio a casa del nuovo o della nuova compagna.
Francesco Berto e Paola Scalari nel loro testo “Fili spezzati” paragonano questo bambino a un pacco postale che non giunge mai a destinazione «nessuno è capace di accoglierlo e leggere il suo cuore spezzato da tanti problemi»
Rispettare i tempi dei figli
Non è proibito ricostruirsi una vita, quando quella passata si è ormai frantumata, ma tale desiderio deve sempre, in primis, tener conto dei tempi dei figli. Rispettare i tempi, per madri e padri, significa rinunciare alla smania di rimettere velocemente tutto in ordine, avvicinare con gradualità il bambino alla persona che vive accanto a sé. È necessario procedere a piccoli passi e con cautela. Per esempio una giornata passata al mare assieme, un pranzo al ristorante, una passeggiata in un bosco, possono essere delle tappe importanti per avvicinare il bambino a quello che diventerà il suo terzo genitore.
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “Fili spezzati”.
